Girando pagina
ti ho visto lì,
fiorellino disegnato
accoccolato all’angolino
del secondo capitolo.
Chissà chi ti ha immortalato
tra le righe
di questo stanco libro
usato,
come la mia anima,
ingiallito
dal passare di un tempo
che scandisce
a suo ritmo
i capitoli della mia vita.
Sei inaspettato,
figlio forse
dell’attesa annoiata
di chi queste pagine
ha sfogliato in passato,
non trovando risposte
alle sue curiosità,
lasciando te qui,
accompagnato da qualche
sottolineatura
sghemba, storta, stanca,
poco convinta.
Tu testimone
di fantasia,
hai trovato
il tuo posto
nascosto tra le parole scritte,
nel loro intricato fruscio:
guidami ora
a trovare il mio.
ValeZenna
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