Parole, scontrini e Montale
Le parole alle volte vivono di vita propria. Ma dove vivono di preciso le parole? Scopriamo insieme a Montale e alla sua poesia “Le parole”.
Mese: Aprile 2024
Sole, due risate e Camillo Nalin
ll sole è essenziale per tutto, anche per l’ispirazione. Ecco una poesia del poeta veneziano Camillo Nalin che ne è la prova!
Goodbye Akira
Nei miei ricordi le battaglie tra Sayan sono solo uno spazio tra la parola “amicizia” e la parola “lealtà”.
Donne
Parte del Tutto senza cui non c’è Niente. Donne: uniche braccia da cui farsi accudire con semplice, innato, gratuito, puro, Amore.
Palazzeschi, futurismo, BUM BUM e Rose Villain
Ascoltando la canzone di Rose Villain a me è venuto in mente il futurismo, la voglia di rompere gli schemi, l’intenzione di fare arte con innovazione.
Voglia di far niente, umore nero e Ungaretti
Da dove deriva il modo di dire “umore nero”? Scopriamolo insieme a Giuseppe Ungaretti e alla sua poesia “Natale”.
Parole sfuggite
Parole sfuggite tra le pieghe delle lenzuola quando ieri in dormiveglia il mondo si offuscava, inconsapevole preda dei futuri sogni in attesa
Fuoco
Fuoco: incantatore di sguardi perduti viventi in un presente di novelle paure.
El całigo
El całigo coverse tuto,
magna el mondo
e ne assa smarrii
fin nel profondo.
Harry Potter, il pensatoio e Montale
Silente conosceva Eugenio Montale? La poesia “Cigola la carrucola” sembra descrivere lo strumento più magico del mondo di Harry Potter.
Sanremo trito, attesa e Umberto Saba
Ma le canzoni di Sanremo sono davvero trite e ritrite? Sono davvero tutte uguali? Umberto, salvaci tu con le tue poesie!
I carciofi e Pablo Neruda
Cosa c’entrano i carciofi, la guerra, la pace, Maria e il premio Nobel per la letteratura Pablo Neruda?
Cocołe
Cocołe. Sshh. Fa siłensio. El fogher ne varda, qua streti, abrazai, picołi, picołi, quasi schizai.
Perché leggere poesia?
È lo scoprire che altri
prima di te
han patito
ciò che tu stai patendo ora.
Viveva aspettando
Troppo spesso si vive un’intera vita aspettando, imprigionati nell’attesa dell’attesa stessa. Ma…aspettando cosa?
Se a Natale
Ti auguro sorrisi
accesi come candele
mangia fumo,
mangia lacrime,
mangia tristezza,
mangia amarezza.
Pensandote
Ti xe ancora qua,
Venexia mia,
dietro a ogni sguardo,
dentro al me sospirar.
Segreto
Forse il trucco
è proprio questo:
vivere il presente
scordando tutto il resto.