Il passato:
mi manca quel passato.
Un passato di pazienza,
di lentezze, di attese.
Un passato di calzini bucati,
ricuciti con cura
dalle mani di chi
del passare del tempo,
non aveva paura.
Un passato di sguardi,
incroci reali, curiosi, caparbi,
di occhi brillanti,
timidi e onesti.
Un passato di inchiostro,
matite, diari,
lettere spedite da cuori innamorati,
trepidanti di attese,
di speranze impregnati.
Un passato di danze,
di sorrisi rubati,
tra un ballo ed un canto
assaporando il momento.
Un passato di ferri da maglia,
di lana, ombrelli, cammini,
scuse goffe per stare vicini,
camminando a braccetto,
scordando la guerra
e ogni suo difetto.
E’ un passato lontano
quel che mi manca,
vissuto attraverso le parole sincere
di chi non c’è più,
testimone ultimo
di rare virtù.
ValeZenna
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