Baffi e barbe,
pungenti ritrovi
di baci vetrosi,
così tanto cercati,
così tanto aspettati.
Mani sicure
su cui potersi aggrappare
quando da bambini
non si fa che cadere.
Profumo di dopobarba,
cravatte, giacche
camice,
ciabatte la sera
al ritorno dal lavoro,
un minuto insieme
prezioso come oro.
Pensieri, silenzi,
visi seri di giorno,
la testa altrove,
ma il cuore in casa
in attesa del ritorno.
Lì
dove ti aspettano
sorrisi gratuiti,
puzzle, carte,
mimi, spese finte
e colori infiniti.
Attimi da vivere,
da spremere,
da assaporare,
più essenziali
di ogni altro affare.
Occhioni dolci,
specchi in attesa,
con una sola richiesta,
pura ed illesa:
“Giochiamo papà,
non barattiamo
ricordi preziosi
con pensieri da grandi,
vuoti e noiosi.”
ValeZenna
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